mi presento
#leorieser
all'anagrafe Leopoldo
Ho lavorato nell'esportazione di ricambi per auto e ho una forte passione per tecnologia, cinema e buon cibo.
Lavoro da oltre 20 anni per Slow Food, come dirigente a Torino e come referente locale per i Mercati della Terra nonchè come consigliere per la Banca del Vino di Pollenzo e per Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta
Ho preso parte a congressi internazionali di Slow Food in Messico e Cina e ho scritto recensioni di ristoranti e botteghe artigianali per Osterie d'Italia e per il progetto Maestri del Gusto di Torino.
Ho una rubrica fissa su Repubblica Torino e condivido regolarmente le mie esperienze gastronomiche.
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#vitellotonnato
La mia passione segreta
Una domanda scontata (talvolta persino sgradita) che viene rivolta ad un food addicted è:
“Qual è il tuo piatto preferito?”
Io – sorpresa! – una risposta ce l’ho: IL VITELLO TONNATO.
E sono fortunato perché il vitello tonnato è un piatto tipico della mia regione.
(Fosse stato l’astice alla catalana avrei dovuto spendermi di più per trovarlo!)
Consiste in fette di girello di fassona cotte al forno o alla griglia e condite con una salsa a base di tonno sott’olio e capperi.
Si ritiene, con qualche incertezza, sia stato inventato nel cuneese per essere poi pienamente codificato dall’Artusi nel 1891.
All’inizio era un piatto elegante e lussuoso da servire in occasioni speciali come feste e ricevimenti.
Col tempo è diventato sempre più pop e oggi è uno dei piatti più noti della cucina italiana. In Piemonte ce l’hanno (quasi) tutti i ristoranti in carta.
Da qualche anno non posso fare a meno di fotografarlo in tutte le versioni che assaggio
Qui progressivamente troverete le foto della mia collezione: tradizionale, con maionese, senza maionese, creativo, lo troverete insomma in tutte le salse!
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